Costa Concordia: tutta la storia della sfortunata nave in video e immagini, dal varo allo smantella

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ivanapi

Posted on 23/9/2015, 21:55

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La Costa Concordia coricata su un fianco all'Isola del Giglio

Il relitto della Costa Concordia - Credits: Reuters

Un cerchio che si chiude con precisione: è questa l'impressione che in tanti hanno avuto quando la Costa Concordia è stata portata all'interno del porto di Genova Voltri da Giovanni Lettich, capo dei piloti della struttura ligure, la stessa persona che al varo del 2005 si trovava al timone dell'enorme nave da crociera.

Con la firma dell'atto notarile che sancisce il trasferimento della proprietà della Concordia da Costa Crociere al raggruppamento Saipem/San Giorgio del Porto, e con l'ormeggio per la messa in sicurezza, si è conclusa una storia che contiene ogni possibile tipo di spunto di discussione: l'ambizione nella costruzione di una nave che, al momento del varo, era la più grande mai prodotta in Italia; l'imperizia che ha causato il naufragio; l'eroismo di chi, quella notte del 2012, impedì che il bilancio delle vittime fosse ben più grave; ed infine una straordinaria opera ingegneristica che ha permesso di spostare un gigante di 114.000 tonnellate.

Proviamo a ripercorrere, attraverso video ed immagini, tutta l'incredibile storia di una nave progettata e costruita per funzionare come una città galleggiante, e che invece nei prossimi anni potrà essere sfruttata unicamente come rottame.

IL VARO SFORTUNATO - Il 2 settembre 2005 la Costa Concordia fu varata alla Fincantieri di Sestri Ponente. Costata 450 milioni di euro ed in grado di trasportare 4.880 persone tra passeggeri e membri d'equipaggio, la sua prima crociera era prevista nel luglio 2006.

Per chi crede a queste cose, già dalla tradizionale cerimonia di "battesimo" (7 luglio 2006, al porto di Civitavecchia) si sarebbe potuto intuire che il destino della nave sarebbe stato poco felice. Come si può vedere dal video sottostante, la classica bottiglia di spumante, per l'occasione lanciata dalla modella Eva Herzigova, non andò in frantumi quando colpì lo scafo. Un evento che tradizionalmente, nell'ambito marinaro, è considerato particolarmente sfortunato.
Video

Già nel 2008 il presagio di sfortuna della cerimonia di battesimo sembrò cominciare a manifestarsi: a causa del forte vento, il 22 novembre 2008 la nave urtò con violenza contro un molo al porto di Palermo (video sotto), riportando danni alla fiancata di dritta e al portellone di prua. Una parziale riparazione fu eseguita nel giro di poche ore, permettendo alla Concordia di riprendere il mare quasi subito per proseguire la crociera. Un incidente analogo si verificò il 7 novembre 2010 al porto di Savona, quando la nave urtò una gru.
Video

IL NAUFRAGIO - Purtroppo, come tutti sappiamo, la storia della Costa Concordia avrebbe conosciuto un incidente ben più grave. La sera del 13 gennaio 2012 la nave partì da Civitavecchia per una crociera nel Mediterraneo, con Savona come prima tappa. A bordo si trovavano 3.229 passeggeri e 1.023 membri dell'equipaggio. A causa di un passaggio troppo ravvicinato davanti all'Isola del Giglio, alle 21:45 la nave urtò con il lato sinistro contro gli scogli delle Scole, ad una velocità di 15 nodi, provocando l'apertura di una falla lunga circa 70 metri.

L'acqua imbarcata causò il blocco dei motori, e la nave senza più controllo iniziò ad allontanarsi dalla riva. Fortunatamente, il vento venne in soccorso della gigantesca imbarcazione, facendola scarrocciare (lo scarroccio è il movimento di una nave in direzione perpendicolare alla chiglia) verso la costa dell'Isola del Giglio. Se così non fosse stato, i soccorsi sarebbero stati molto più complessi, ed il numero delle vittime sarebbe stato probabilmente più alto.

L'animazione in 3D sottostante mostra tutte le varie fasi dell'incidente del 13 gennaio 2012, dall'impatto con gli scogli fino al momento nel quale la nave, dopo essersi incagliata sul fondale vicino all'Isola del Giglio, si è inclinata su un fianco.
Video

Il video sottostante contiene invece l'audio della seconda telefonata intercorsa tra il comandante della nave, Francesco Schettino, ed il capitano di fregata Gregorio De Falco della capitaneria di porto di Livorno. Si tratta di una conversazione avvenuta dopo l'ormai celebre prima chiamata tra i due (per intenderci, quella del "Vada a bordo, c....!"), che dimostra le difficoltà nell'evacuazione della nave.

Video

Alla fine di quella tragica notte le vittime accertate saranno 30, più altri due dispersi (il corpo di uno dei quali è stato ritrovato quando la nave è stata raddrizzata). Il bilancio avrebbe potuto essere ben più grave senza la preziosissima collaborazione degli abitanti dell'Isola del Giglio, che misero a disposizione le loro imbarcazioni e fecero tutto il possibile per aiutare i naufraghi.

Lo spettacolo che si presentò davanti agli occhi dei presenti la mattina successiva fu spaventoso: l'enorme gigante del mare, lungo quanto tre campi di calcio ed alto quanto un palazzo di 10 piani, giaceva su un fianco proprio di fronte al porto. Gli abitanti del Giglio non potevano ancora saperlo, ma avrebbero visto quello spettacolo dalle finestre di casa per altri due anni e mezzo. La Costa Concordia, come si vede anche dalla foto sottostante presa da Google Maps, era quasi diventata una (sgradita) parte del paesaggio.

L'ENORME OPERAZIONE DI RECUPERO - Il contratto per l'operazione di salvataggio della Concordia fu vinto nel maggio 2012 dagli americani di Titan e dagli italiani di Micoperi. Il piano prevedeva tre fasi distinte: una cosiddetta procedura di parbuckling per risollevare la nave; i lavori per farla nuovamente galleggiare; ed infine farla navigare nuovamente (ovviamente al traino dei rimorchiatori) per farla arrivare nel porto nel quale sarebbe stata smantellata.

La prima fase, per raddrizzare la nave, fu eseguita tra il 16 ed il 17 settembre del 2013. L'operazione permise di ritrovare il corpo di uno dei dispersi, ed anche di verificare che la fiancata di dritta, non progettata per reggere il carico dell'intera nave, dopo un anno e mezzo trascorso appoggiata al fondale aveva subito pesanti deformazioni.

Il video in timelapse sottostante mostra la monumentale operazione di parbuckling, che ha permesso di far riemergere la porzione di scafo rimasta sommersa dal giorno del naufragio.

Video

Fu necessario quasi un anno per dare il via ai lavori per far nuovamente galleggiare la nave. Le operazioni iniziarono il 14 luglio e si conclusero il 23, e permisero di sollevare la nave di pochi metri, necessari a permettere alla Concordia di riprendere il mare.

A quel punto molto dell'opera era stato fatto, ma rimaneva ancora una parte fondamentale: il viaggio verso Genova, porto scelto per lo smantellamento dell'enorme nave. Il viaggio verso nord ha richiesto quattro giorni di navigazione, condotti ad una velocità bassissima per evitare di sollecitare eccessivamente la struttura.

Scortata da varie imbarcazioni, la Costa Concordia lascia l'Isola del Giglio - Credits: Reuters

Sotto potete ammirare uno spettacolare video realizzato grazie ad un drone, che mostra la partenza della nave dall'Isola del Giglio, trainata dai rimorchiatori ed accompagnata da una piccola flotta di imbarcazioni deputata a gestire in totale sicurezza l'ultimo viaggio della Concordia.

Video

Al termine di quattro giorni di navigazione svoltisi senza particolari problemi, la Concordia è arrivata il 27 luglio al porto di Genova Voltri, dove la sua storia era iniziata, e dove terminerà i suoi giorni come rottame da smantellare: una fine certamente ingloriosa per quella che doveva essere una regina dei mari.
http://it.ibtimes.com/costa-concordia-tutt...smantellamento#

Edited by Cruiser - 24/9/2015, 17:14